75 Jahre UNICEF

75 anni di UNICEF

Storia

 

 

 

1946: fondazione

L’Amministrazione delle Nazioni Unite per il soccorso e la riabilitazione istituisce il Fondo internazionale di emergenza per l’infanzia (International Children's Emergency Fund, ICEF), per aiutare i bambini colpiti dalla Seconda guerra mondiale. L’ICEF è finalizzato alla salute dei bambini in generale e gli aiuti devono essere distribuiti senza discriminazione a tutti i bambini. 

L’11 dicembre 1946, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite istituisce, con una risoluzione, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF).  

1947: prima donazione

Viene ricevuto il primo contributo all’UNICEF. L’UNICEF ha tuttora bisogno del sostegno di milioni di persone che aiutano a migliorare la vita dei bambini.

1947: fondazione del primo Comitato nazionale

Nello stesso anno, negli Stati Uniti viene fondato il primo Comitato nazionale dell’UNICEF. I Comitati nazionali sono una rete di supporto formata da organizzazioni benefiche indipendenti che raccolgono fondi per promuovere il lavoro dell’UNICEF in tutto il mondo.

1949: primo biglietto di auguri

Viene pubblicato il primo biglietto di auguri dell’UNICEF. La vendita di biglietti di auguri dell’UNICEF diventerà presto una delle più grandi e durature campagne di raccolta fondi dell’organizzazione. 

© UNICEF/UNI41744/Antonelli
Il primo biglietto di auguri dell’UNICEF è un disegno fatto da una bambina di sette anni dell’ex Cecoslovacchia.

1953: Agenzia specializzata delle Nazioni Unite

L’UNICEF diventa un’organizzazione permanente delle Nazioni Unite. Le parole «internazionale» ed «emergenza» vengono cancellate nel nome ufficiale, ma è mantenuto l’acronimo UNICEF.

1959: dichiarazione dei diritti dell’infanzia

La dichiarazione dei diritti dell’infanzia delle Nazioni Unite illustra i diritti dei bambini a protezione, istruzione, assistenza sanitaria, alloggio e a una buona alimentazione.

1961: priorità istruzione

L’UNICEF aggiunge alle sue priorità l’istruzione dei bambini. In tutto il mondo vengono lanciati programmi di sostegno che continueranno ancora per anni. 

1965: Premio Nobel per la pace

© UNICEF/UNI99955/Unknown
Il direttore esecutivo dell’UNICEF Henry Labouisse (a sinistra) riceve il Premio Nobel per la pace in Norvegia.

Il Premio Nobel per la pace è assegnato all’UNICEF per la «promozione della fratellanza tra le nazioni». Il Premio Nobel per la pace è conferito per onorare i meriti del lavoro per i bambini in quanto lavoro per la pace.

Henry Labouisse

«Il benessere dei bambini di oggi è indissolubilmente legato alla pace del mondo di domani».

Henry Labouisse, Direttore esecutivo dell’UNICEF (1965-1979).

1968: Guerra del Vietnam

Durante la guerra del Vietnam, l’UNICEF fornisce aiuti d’urgenza per il Vietnam del Nord e del Sud, rimanendo fedele alla sua filosofia di un aiuto apolitico e non discriminatorio. 

1970: terapia di reidratazione

Nel mondo, la dissenteria è una delle cause di morte più frequenti dei bambini al di sotto dei cinque anni. Per questo, l’UNICEF sviluppa una miscela di sali minerali e glucosio: nasce così la terapia di reidratazione, che salva la vita a milioni di bambini. 

© UNICEF/UNI24151/Schytte
A un bambino in India vengono somministrati sali reidratanti.

1971: il benessere dei bambini

Con il rapido aumento della crescita demografica e dell’urbanizzazione, i bambini sono esposti a grandi pericoli per il loro sviluppo e benessere. L’UNICEF avvia in tutto il mondo dei programmi per porre fine alla sofferenza dei bambini nei bassifondi urbani.  

© UNICEF/UNI52133/Colvey
India, 1992: nella capitale Nuova Delhi, due bambini in piedi davanti ad altre famiglie che vivono anch’esse per strada.

1975: pompa manuale per l’acqua Mark II

Per contrastare la siccità e la scarsità d’acqua in India, l’UNICEF realizza insieme all’OMS la pompa manuale per l’acqua Mark II. La pompa per l’acqua, fino ad oggi la più impiegata in tutto il mondo, migliora la vita di milioni di persone. In appena 20 anni sono state prodotte più di 1 milione di pompe.

© UNICEF/UNI43280/Wolff

1979: i Khmer Rossi in Cambogia

Dopo il rovesciamento del regime dei Khmer Rossi, l’UNICEF è una delle prime organizzazioni a tornare in Cambogia e ad avviare gli aiuti d’emergenza urgentemente necessari. 

1979: Anno Internazionale del Bambino

Le Nazioni Unite eleggono il 1979 ad Anno Internazionale del Bambino, per accrescere la consapevolezza delle condizioni alle quali sono esposti i bambini di tutto il mondo e sollecitare provvedimenti per promuovere i diritti dell’infanzia. 

1982: campagna GOBI

Per garantire la sopravvivenza dei bambini al di sotto dei 5 anni, l’UNICEF avvia la campagna GOBI: crescita, sorveglianza, reidratazione, allattamento e vaccinazione sono tra i pilastri principali di questo nuovo approccio. 

1985: vaccinazione di massa in El Salvador

Durante la guerra civile in El Salvador, grazie a un cessate il fuoco basato sui principi per l’aiuto umanitario «Ogni bambino è una zona di pace» e «Periodi di quiete» sostenuti dall’UNICEF, è possibile realizzare una vaccinazione di massa dei bambini nell’arco tre giorni. Questo approccio sarà più avanti adottato, con sempre maggiore frequenza e fino agli anni Novanta, in Libano (1987), in Sudan (1989), in Iraq (1991) e altrove.

© UNICEF/UNI98143/Gray
L’UNICEF ha sostenuto il Ministero della Sanità nella sua straordinaria campagna di vaccinazione estesa a tutto il Paese, per proteggere 400 000 bambini contro la difterite, il morbillo, la poliomielite, il tetano e la pertosse.

1988: fondazione di Innocenti

Viene istituito il Centro Internazionale per lo Sviluppo del Bambino Innocenti, nell’omonimo edificio storico fiorentino, con lo scopo di monitorare la ricerca a favore dei bambini.

1989: Convenzione dell’ONU sui diritti dell’infanzia

Una pietra miliare per i diritti dei bambini in tutto il mondo: 159 Stati membri delle Nazioni Unite approvano la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, che garantisce a ogni bambino il diritto alla sopravvivenza, allo sviluppo, alla protezione e alla partecipazione.
Questa »costituzione« universale per l’infanzia è a tutt’oggi il più importante fondamento del lavoro dell’UNICEF.

1990: primo Vertice mondiale per l’infanzia a New York

Nel 1990, nel mondo 40 000 bambini muoiono ancora ogni giorno prima di aver raggiunto il sesto anno di età. L’UNICEF riunisce 150 capi di Stato e di Governo al primo Vertice mondiale per l’infanzia a New York, per cercare insieme delle soluzioni. Non era mai accaduto prima che una questione venisse affrontata insieme da così tanti rappresentanti degli Stati più diversi.

© UNICEF/UNI16317/UNICEF Photographer
La foto ufficiale dei capi di Stato e di Governo che dal 29 al 30 settembre 1990 parteciparono al Vertice mondiale per l’infanzia, nella sede centrale delle Nazioni Unite.

1993: cresce l’aspettativa di vita

Dal termine della Seconda guerra mondiale fino alla fine del 1993, l’aspettativa di vita nei Paesi in via di sviluppo è cresciuta di circa un terzo. La mortalità dei neonati e dei bambini è stata dimezzata, la percentuale dei bambini che cominciano a frequentare una scuola è salita dal 50 al 75 per cento, e il numero delle famiglie rurali che hanno accesso ad acqua potabile pulita è ora passato da appena il 10 per cento a quasi il 60 per cento.

1994: School in a box

L’UNICEF e l’Unesco creano la School in a box per consentire un’istruzione ininterrotta ai bambini colpiti da crisi umanitarie. Oltre a carta e penne, nella scatola ci sono giocattoli, una radio e una scatola di colori che trasforma ogni superficie liscia in una lavagna.  Con questa scatola l’insegnante può creare un’aula scolastica praticamente ovunque e insegnare per almeno tre mesi a 40 scolari e scolare. 

© UNICEF/UN0298242/

2000: obiettivi di sviluppo del millennio

Nel 2000 le Nazioni Unite approvano gli otto obiettivi di sviluppo del millennio, un catalogo di obiettivi che tutti gli Stati membri si impegnano a raggiungere: la lotta alla povertà, il mantenimento della pace e la protezione ambientale vengono confermati come obiettivi chiave, fondamentali per lo sviluppo e la sopravvivenza dei bambini. Anche all’inizio del nuovo secolo, soprattutto in Africa e nell’Asia meridionale, ci sono ancora milioni di bambini che crescono in povertà estrema, privi di assistenza sanitaria e istruzione scolastica.

2002: Protocolli Opzionali

In aggiunta alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, entrano in vigore due accordi, i cosiddetti Protocolli Opzionali. Il primo riguarda la partecipazione dei bambini ai conflitti armati e impegna gli Stati contraenti a prendere provvedimenti contro il reclutamento e l’impiego di soldati bambini. Il secondo Protocollo riguarda la vendita di minori, la prostituzione minorile e la pornografia infantile, e completa in particolare gli articoli 34 e 36 CRC. La Svizzera ha ratificato entrambi i Protocolli Opzionali.

2004: lo tsunami

Il 26 dicembre 2004, un forte terremoto nell’Oceano Indiano provoca uno tsunami devastante con oltre 200 000 vittime. L’UNICEF fornisce un ampio programma di aiuti di emergenza e alla ricostruzione, nell’ambito di una delle operazioni di soccorso più estese della sua storia. 

© UNICEF/UNI41160/Noorani
Hasina, 11 anni, nel luogo in cui una volta sorgeva la sua casa, completamente distrutta quando lo tsunami ha inondato il suo villaggio in Sri Lanka.

Dal 2005 al 2010: Unite for Children, Unite against AIDS

L’UNICEF dà il via alla campagna «Unite for Children, Unite against AIDS» (Uniti per i bambini, Uniti contro l'AIDS), per mobilitare risorse e accelerare i provvedimenti per i bambini a rischio di HIV e AIDS. 

2007: Plumpy Nut

Alla ricerca di una possibilità per curare con successo i bambini colpiti da malnutrizione acuta grave, l’UNICEF sviluppa, insieme all’OMS, la pasta di arachidi Plumpy Nut. Spesso è sufficiente una cura di sette settimane per stabilizzare un bambino che rischia di morire di fame.

© UNICEF/UNI262600/Suarez Argueta

2010: il terremoto di Haiti

In un terremoto di magnitudo 7 muoiono quasi 160 000 persone; gli sfollati sono più di 1 milione. L’UNICEF è sul posto e fornisce aiuti di emergenza. 

© UNICEF/UNI78698/LeMoyne
Anche dopo settimane dal terremoto, molte persone dormono ancora per strada, per paura di scosse di assestamento o perché non hanno più una casa.

2010: Primavera araba

Gli sconvolgimenti che seguono la Primavera araba e la crisi risultante in Siria mettono l’UNICEF di fronte a sfide senza precedenti.

2011: terzo Protocollo Opzionale

Un terzo Protocollo Opzionale, accettato nel 2011 e che entrerà in vigore nel 2014, permette ai bambini di denunciare violazioni direttamente presso il Comitato per i diritti dell’infanzia.

2014: L’India è dichiarata libera dalla poliomielite

L’11 febbraio 2014, l’India – dove un tempo c’erano 200 000 casi di poliomielite paralitica all’anno – festeggia sei anni nei quali non è stato riscontrato alcun caso di poliovirus selvatico. Una pietra miliare nella campagna globale di immunizzazione dell’UNICEF contro il poliovirus selvatico.

© UNICEF/UNI175912/Singh
Ein Neugeborenes wird in einem indischen Gesundheitszentrum geimpft.

2014: RapidPro

L’UNICEF lancia sul mercato la prima versione di RapidPro, una piattaforma open source per lo scambio di dati in tempo reale attraverso piattaforme nei settori della sanità, dell’istruzione e dell’impegno giovanile.

2015: lo Sviluppo Sostenibile

Il 25 settembre, i capi di Stato e di Governo dei 193 Stati membri delle Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – detti brevemente SDGs). L’Agenda è incentrata su 17 obiettivi per dare impulso allo sviluppo economico, sociale ed ecologico. Più di 100 Stati membri hanno rinnovato il loro impegno per i diritti dell’infanzia nell’ambito dell’attuazione degli SDGs. Per saperne di più.

2015: tecnologia mobile

La tecnologia mobile rende più veloce e precisa la distribuzione di medicinali e prodotti di consumo. Ciò acquista particolare importanza durante la crisi dell’Ebola nell’Africa occidentale.

2016: emergenza profughi

L’UNICEF si impegna per i diritti, la dignità e la protezione dei bambini profughi, poiché l’emergenza globale dei migranti e dei profughi ha raggiunto una portata mai vista dalla Seconda guerra mondiale.

© UNICEF/UN0185401/Sanadiki
Nel marzo del 2018, migliaia di civili fuggono dal Ghouta orientale a causa dei combattimenti.

2019: 30 anni di Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia

Sono passati trent’anni dalla ratifica della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia. L’UNICEF coglie l’occasione di questa ricorrenza per volgere uno sguardo indietro e uno avanti.

  • Mortalità infantile
    Negli ultimi tre decenni, la mortalità tra i bambini al di sotto dei cinque anni è diminuita del 60 per cento circa; in ciascuna regione si registra un calo di oltre il 40 per cento.
     
  • Istruzione (accesso, parità di genere e qualità)
    Nel 1990, i bambini in età scolare primaria che non frequentavano la scuola erano circa il 20 per cento; dal 2019, questo rapporto nel mondo è inferiore al 10 per cento. In quasi tutti i Paesi, la disparità di trattamento tra bambine e bambini per quanto riguarda l’istruzione elementare è in gran parte scomparsa, con alcune eccezioni in Africa, nel Medio Oriente e nell’Asia meridionale

    Dal 2007, tuttavia, il numero dei bambini che non frequentano la scuola elementare è stazionario. Ciò è dovuto al fatto che la popolazione infantile nel mondo cresce rapidamente, soprattutto in Africa. Un altro problema è costituito dai risultati di apprendimento, dal momento che un notevole numero di bambini presenta difficoltà in merito.
     
  • Protezione dell’infanzia
    Nel 1988, prima che entrasse in vigore la Convenzione sui diritti dell’infanzia, soltanto tre Paesi avevano vietato le punizioni corporali in tutti gli ambiti. Oggi sono 58, il che dimostra gli enormi progressi ottenuti sul fronte legislativo. Anche i matrimoni di minori stanno diminuendo in tutto il mondo; ciononostante, in molti Paesi i progressi in tal senso sono scarsi o nulli. 

2020: l’Africa è dichiarata libera dalla poliomielite

Il 24 agosto 2020, l’Africa è dichiarata libera dal ceppo selvatico della poliomielite. La poliomielite selvatica resta endemica soltanto in Afganistan e Pakistan.

Dal 2020 a oggi: la pandemia di coronavirus

All’inizio del 2020 il coronavirus Sars-CoV-2 si diffonde a livello globale e praticamente costringe tutto il mondo a fermarsi. La pandemia acuisce la povertà e la fame delle persone più bisognose. I bambini sono in grande difficoltà e il nostro lavoro oggi è più importante che mai. 

Attualmente ci troviamo di fronte alla più grande campagna di vaccinazione di tutti i tempi: insieme ai nostri partner faremo in modo che anche i bambini nei Paesi più poveri del mondo vengano vaccinati contro il COVID-19 – un compito storico colossale, che per l’UNICEF ora ha la massima priorità.

© UNICEF/UNI344647/Pouget
Mauretanien, 2020